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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Brema - Italia in treno-notte

Anche quest'anno per le vacanze di Natale avevamo pochi giorni, da suddividere equamente fra la famiglia di Claudio e quella di Eleonora. Memori degli ultimi viaggi in aereo, durante i quali Daphne si è mostrata via via più insofferente, abbiamo deciso di provare l'ebbrezza di un viaggio lungo 20 ore, prendendoci il lusso della lentezza e approfittando dell'esistenza dei treni notte. Daphne si diverte in cuccetta A prima vista si potrebbe pensare che siamo stati sciocchi, perdendo così tempo in un viaggio eterno. Se invece si considera che Brema è collegata malissimo con l'Italia, che negli ultimi viaggi si sono sempre verificati imprevisti che hanno ritardato il nostro arrivo a destinazione, che Eleonora terminava la sua lezione alle 14:00 del 20 dicembre e che il 28 Claudio doveva essere tassativamente a lavoro... beh, ecco che tutto prende senso e l'idea non pare poi così astrusa. Due valigie pronte, borsa-fasciatoio portatile , zaino e bo

Recensione libro: "Bebè a costo zero"

Mentre ci stavamo facendo molte paranoie sulle spese da affrontare per l'arrivo della nostra bambina, come spiegato  qui , ci è stata consigliata la lettura del libro " Bebè a costo zero. Guida al consumo critico per accudire al meglio il nostro bambino. " di Giorgia Cozza , edito da Il Leone Verde . Copertina del libro. In questo testo, l'autrice affronta in maniera semplice e immediata tutti gli ambiti che circondano l'attesa, la nascita e la gestione del nuovo arrivato, focalizzando la propria attenzione sugli aspetti economici: con esempi concreti e testimonianze , ci mostra che una forma di maternità meno consumistica non solo è possibile, ma anche praticabile. Le testimonianze, che chiudono ogni argomento, sono lasciate alle " voci di mamme e papà ", stralci di interviste fatte a genitori che hanno scelto di vivere questo o quell'ambito di una genitorialità consapevole. Le scelte proposte vanno dal riuso di oggetti e vestiti

Figlio, ma quanto ci costi!

Durante la gravidanza, il pancione cresceva e al pari di altri genitori anche noi abbiamo iniziato a riflettere su come riorganizzare casa e su cosa dovessimo comprare per il nascituro. All'inizio eravamo certi di doverci trasferire in una casa più grande (la nostra è di due stanze e mezzo), poi abbiamo ragionato su come creare nuovi spazi, suddividendo in qualche modo una stanza, soppalcando o simili soluzioni fantasiose, ma i fatti successivi ci avrebbero dimostrato che ci stavamo preoccupando inutilmente. Avevamo anche iniziato a preoccuparci di tutto l'armamentario che di solito è associato ai neonati, perché è risaputo che non si può vivere senza , così siamo andati in un negozio di cose per bambini, uscendone assai confusi ma con un preventivo a cinque cifre. "Per forza la gente programma i figli con tanto anticipo" ci siamo detti "Guarda quanto costa un neonato! E quanto spazio occupano!" Ma davvero tutte quelle cose erano indispensabil