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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Cos'è il Babywearing?

Da mamma ipovedente in attesa, una delle prime domande che mi sono fatta è stato come portare il mio bambino. Passeggino? O esiste qualcosa di alternativo? Come avevamo già accennato  qui , avevamo già da tempo in background una parola, un concetto: babywearing. Secondo  Babywearing Italia , il babywearing è l'arte di portare i piccoli con fasce o supporti. Questa pratica, che unisce tradizione e modernità, è stata riscoperta di recente nel mondo occidentale, in seguito a studi che ne hanno messo in luce i benefici per mamma e bambino. Non è un'arte innata, ma si può apprendere, proprio come "si impara ad allacciarsi le scarpe", e può essere praticata fin dalle prime ore di vita del bambino (se mamma e bambino sono in condizione di farlo) e proseguire fintanto che entrambi lo desiderano. Eleonora a passeggio con Daphne in un tardo pomeriggio di settembre. Il babywearing porta numerosi vantaggi, alcuni dei quali riportati in  questa lettera  del pe

Perché "senza passeggino"?

Desideravo avere dei bambini, ma, quando ho scoperto di essere incinta, la domanda quasi immediata per me è stata: "Come lo porto in giro, io, un bambino"? Di solito mi muovevo spesso con un assetto del tipo: borsa a tracolla, bastone bianco per ciechi in una mano (assetto base), a volte violoncello sulle spalle, poi magari piove e...... ho finito le mani! Me ne mancano due per spingere una carrozzina o un passeggino! Neve ad Aachen, febbraio 2014 È sempre così, tutti i giorni mi manca almeno una mano per tenere qualcosa: ne ho infatti sempre una occupata dal bastone bianco che, anche se sono solo ipovedente, uso per segnalare agli altri che potrei essere in difficoltà lungo la strada, che magari non sono scema ma ho dei problemi di vista. A volte, lungo strade nuove, lo uso per assicurarmi che non ci siano ostacoli sul mio cammino. Ora, a questa vita quotidiana, devo aggiungere un mezzo per portare un bambino. Mezzo che mi precederà! Quindi arriverà prim

Benvenuti nel nostro piccolo mondo

Durante la gravidanza ero, come tutte le mamme, piena di paure per questa nuova fase della mia vita: sarò in grado di occuparmi di un bambino? Quanto cambierà la mia vita? Io sono ipovedente, lontana dalla mia famiglia d'origine... come posso fare? Come tutte, ho iniziato a cercare in internet per vedere se altre mamme non vedenti o ipovedenti avevano raccontato la loro esperienza. La ricerca ha prodotto pochissimi risultati. Per questo motivo, mi sono ripromessa di iniziare a scrivere un piccolo blog, che racchiuda le mie esperienze, scelte, paure, emozioni... per condividerle con altre mamme e papà che potrebbero avere sentimenti simili, domande analoghe, voglia di sperimentare. Ci tengo a dire che le nostre sono scelte e in quanto tali hanno la stessa dignità di qualunque altra scelta.  Siamo sempre stati mossi da curiosità e voglia di sperimentare e quindi ci siamo lasciati trasportare da questa nostra indole anche nella nuova avventura del